Di seguito riepilogo: in primo luogo, alcune mie soluzioni volte a valorizzare gli anziani e a dar vita ad interessanti manifestazioni dai risvolti anche commerciali e, a seguire, altre mie soluzioni indirizzate allo splendido borgo di Portovenere (situato in provincia della Spezia), che suggerii, in entrambi i casi, tramite una mia lettera pubblicata sul quotidiano La Nazione del 23/09/2008.
Riguardo gli anziani/nonni suggerii la possibilità di dar corso a nuove iniziative, quali:
a) fargli recitare fiabe e leggende dei propri posti, o fatti di vita vissuta, che fossero d'insegnamento alle giovani generazioni;
b) il gemellaggio con altre cittadine (ve lo immaginate le nonne di Milano a Napoli e viceversa, entrambe sono certo avrebbero molto da insegnare).
c) la presenza di stand eno-gastronomici a corredo di queste manifestazioni, dove poter acquistare prelibatezze delle località ospitanti e ospiti;
d) la possibilità da parte dell'Auser di farsi promotrice di simili iniziative a livello nazionale.
In definitiva, un modo per unire e far viaggiare le famiglie, in versione allargata, dai nonni ai nipoti.
Con riferimento, invece, a Portovenere, sempre nella medesima lettera e in un primo tempo, ho suggerito:
e) che in sul calar del sole (come recitava Leopardi, nel Sabato del Villaggio), la statua di Scorzelli, affacciata sul mare, arricchita appositamente da una micro telecamera, un microfono e da un altoparlante nascosto, animato da una operatrice a distanza, potesse, nei fine settimana, interagire con i bambini presenti, raccontando fiabe e storielle.
f) che gli avventori della manifestazione potessero fermarsi, a prezzo convenzionato, in un qualche ristorante del borgo.
g) infine, avendo scambiato la statua di Scorzelli per una di Botero (da qui il tema delle papere che affrontai in un'altra lettera e che mi ispirò il suggerimento di altre soluzioni di cui parlerò in altro punto), sottolineai con una vena umoristica come: “essendo entrambe molto corpulente è proprio il caso di dire che, nell'attribuzione della paternità, ho proceduto con il metodo c.d. del tanto al kg, e che non essendo una Bilancia, ma un Acquario (che ha chiesto conferma ad un amica Vergine, di segno, non di fatto) l'esito non poteva essere che scontato”.
Tornando per un attimo all'iniziativa che suggerii, che avrebbe dovuto interessare i nonni, sono da segnalare:
- il successivo e per certi versi analogo esperimento finanziato dalla Fondazione Carige e promosso dall'Auser (cui erano rivolti in ultimo i miei suggerimenti) che ha visto come protagonisti proprio i nonni in classe (Fonte: il Secolo XIX del 08 marzo 2011);
- una festa, organizzata nel luglio 2012 a Lerici (SP), sempre successivamente quindi rispetto ai miei suggerimenti, in cui i nonni si sono ritrovati a raccontare ai nipoti le vecchie storie del paese; episodi di vita vissuta a partire dal dopoguerra e aneddoti vari, riappropriandosi così del loro importante ruolo di educatori (fonte: La Nazione 26 luglio 2012).
- un progetto che ha interessato tempo ancora dopo anche scuole elementari del comprensorio spezzino e di Portovenere che hanno visto, tra le altre cose, proprio la partecipazione in classe dei nonni, impegnati in racconti e aneddoti, realizzato da Auser e Aidea (fonte: La Nazione 16 giugno 2013).
- e, ancora, il sempre successivo, e tanto declamato, programma televisivo: "l'Italia è un paese fondato sulle nonne" (fonte: La Nazione 06 luglio 2013 e Panorama 17 luglio 2013).
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segue il link alla mia lettera
pubblicata sul quotidiano La
Nazione il 23 settembre 2008
trattandosi di una mia lettera
pubblicata sulla cronaca locale
di un quotidiano (per cui non a tutti
può risultare di facile reperibilità)
riporto anche il link all'immagine
intera della pagina che l'ospitava.
segue il link ad un articolo
che documenta un esperimento
riuscito (di epoca successiva
ai miei suggerimenti, in parte
analoghi), che vedeva come
protagonisti proprio i nonni
in classe. Sponsorizzato dalla
Fondazione Carige e promosso
proprio dall'Auser (e dallo Spi
Cgil) cui erano rivolti, del resto,
e in ultimo i miei suggerimenti
segue il link all'articolo inerente
la festa organizzata nel luglio 2012
a Lerici, in cui i nonni si sono
riappropriati simbolicamente e
pubblicamente del loro ruolo di
educatori attraverso il racconto
ai nipoti di episodi di vita
vissuta e di aneddoti vari, così
come suggerii nelle mie lettere
pubblicate su La Nazione circa
quattro anni prima
segue il link all'articolo inerente
il progetto di solidarietà tra
generazioni che ha interessato
nel 2013 anche i Comuni della
Spezia e di Portovenere, e che
ha visto, tra le altre cose, anche
la presenza dei nonni in classe
impegnati nel raccontare aneddoti
e storie dei tempi passati
Un'iniziativa che ha trovato
un'attuazione in qualche modo
similare, anche, nel corso del
2014 nell'ambito del "Laboratorio
Intergenerazionale di narrazione"
seguono links ad articoli
inerenti il programma
televisivo "L'Italia è
un paese fondato sulle
nonne" che andò in
onda nell'estate 2013
note aggiuntive:
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Il vero autore della statua, che ho citato nella mia lettera è in realtà, come anticipato, Scorzelli e il nome della statua è: "la Gran Madre".
Data la location che ho suggerito per la manifestazione, a mio avviso un pò pericolosa (ma se così è, lo è sempre, non solo in quel caso), consiglierei che nelle ringhiere, ai lati della statua, si installino, al limite per la sola durata delle rappresentazioni, pannelli trasparenti, sponsorizzati da qualche azienda, di cui potrà comparire il logo, purchè in modo discreto.
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